Storytelling per vendere sul mercato saturo

Benvenuti alla nostra rubrica settimanale dedicata al digital marketing, oggi parleremo di come usare lo storytelling per vendere in un mercato saturo!

Ogni settimana, esploriamo strategie e tecniche per aiutarti a distinguerti nel tuo settore. Con questo concetto, oggi parliamo di storytelling, uno strumento potente per vendere prodotti anche in un mercato saturo. Se vuoi articoli su misura per la tua nicchia, commenta qui sotto e creeremo contenuti personalizzati!

Storytelling per vendere e perché funziona?

Lo storytelling è l’arte di raccontare storie per coinvolgere il pubblico, creando connessioni emotive e valorizzando il tuo prodotto. Innanzitutto, in un mercato saturo, dove l’offerta è ampia e competitiva, il modo in cui comunichi può fare la differenza.

Per un’azienda che produce dadi da cucina vegetali o prodotti per celiaci, come pasta senza glutine di diversi formati, lo storytelling consente di trasformare semplici articoli in soluzioni significative per il cliente, rispondendo a bisogni reali come la salute, la sostenibilità e l’inclusione alimentare.

Come creare una strategia di storytelling efficace

1. Identifica il tuo pubblico

Innanzitutto, per raccontare una storia che colpisca nel segno, devi conoscere chi è il tuo cliente ideale. Focalizzati su:

  • Famiglie: Genitori che cercano pasti sani e veloci per tutta la famiglia.
  • Consumatori celiaci: Persone con intolleranze alimentari che vogliono mangiare bene senza sacrificare il gusto.
  • Chef e appassionati di cucina: Professionisti o dilettanti che desiderano ingredienti di qualità per piatti impeccabili.

Capire il tuo pubblico ti permette di creare storie che parlano direttamente ai loro bisogni e desideri.

2. Crea l’eroe della tua storia

Ogni storia ha un protagonista. Con questo concetto, l’eroe può essere il cliente, il prodotto o la missione aziendale. Tuttavia, l’eroe potrebbe essere proprio il tuo target, posizionato come il fulcro della narrazione. Questo approccio permette al pubblico di immedesimarsi e di sentirsi valorizzato.

Come nasce il concetto di eroe nello storytelling?

Il concetto di eroe deriva dalla mitologia e dagli archetipi narrativi studiati da Joseph Campbell, autore de L’eroe dai mille volti. Sono sicura che il percorso universale dell’eroe, chiamato “Il viaggio dell’eroe”, possa arricchire il tuo storytelling. Questo si sviluppa in 12 fasi principali:

  1. La partenza:
    L’eroe lascia il mondo ordinario per entrare in un regno straordinario e sconosciuto. Questa fase include:
  2. La chiamata all’avventura: Un evento o un segno spinge l’eroe a lasciare la sua vita abituale.
  3. Il rifiuto della chiamata: L’eroe inizialmente esita o si oppone a partire.
  4. L’incontro con il mentore: Un personaggio guida l’eroe, dandogli strumenti o saggezza necessari per affrontare l’avventura.
  5. L‘iniziazione: L’eroe affronta prove e ostacoli nel nuovo mondo, che lo trasformano profondamente
  6. Le prove: Sfide che mettono alla prova la forza fisica, mentale e spirituale dell’eroe.
  7. L’incontro con la dea: Rappresenta l’armonia, l’amore o la conoscenza superiore.
  8. La discesa agli inferi: Un confronto diretto con la paura, la morte o la perdita.
  9. Il premio: Dopo aver superato le prove, l’eroe ottiene una ricompensa, spesso simbolo di trasformazione o illuminazione.
  10. Il ritorno: L’eroe torna al mondo ordinario, portando con sé la saggezza o il potere ottenuti:
  11. Il rifiuto del ritorno: L’eroe potrebbe non voler tornare, preferendo restare nel mondo straordinario.
  12. L’attraversamento della soglia finale: Una sfida finale per integrare l’esperienza vissuta nel mondo quotidiano.

Il dono dell’eroe: L’eroe condivide ciò che ha appreso con la comunità.

Metafora/Parodia finale

Campbell conclude l’opera con un’osservazione sul ciclo mitico e la sua applicazione alla vita moderna. La sua celebre metafora suggerisce che il viaggio dell’eroe è, in fondo, una metafora dell’esperienza umana universale. Viviamo tutti versioni personali di questo viaggio: le nostre lotte, successi e fallimenti rispecchiano il ciclo mitico.

Nella parodia finale, Campbell osserva ironicamente che i miti e le storie spesso riducono la complessità del vivere umano a un format ricorrente, rendendo tutto prevedibile e, a tratti, banale. Il viaggio dell’eroe, pur essendo una guida illuminante, può trasformarsi in una “formula” stereotipata, come accade in molti film o romanzi contemporanei, dove si ritrovano cliché ormai abusati.

In sintesi, Campbell ci invita a riconoscere il valore del mito e del racconto come strumenti di crescita, senza dimenticare che l’essenza del viaggio è la nostra capacità di adattarlo e viverlo personalmente, oltre le semplificazioni culturali.

 

Eroe di spalle con una spada illuminata, circondato da demoni che
Storytelling per vendere sui social (Immagine creata con IA) Viaggio dell’eroe

 

Riesci a crederci? Ogni fase rappresenta una tappa nella trasformazione dell’eroe, che affronta sfide e cresce fino a raggiungere il successo o la realizzazione.

Esempio pratico: Storytelling per vendere

Immagina un giovane celiaco (il target) come eroe della storia. Vive nel “mondo ordinario” dove si sente escluso durante le cene con gli amici (la sfida).

Scopre i prodotti senza glutine (l’incontro con il mentore) e accetta di provare una nuova ricetta per una cena inclusiva (il superamento della soglia). Dopo vari tentativi, crea un piatto che tutti apprezzano (la ricompensa), dimostrando che è possibile unire gusto e inclusione (il ritorno con l’elisir).

Allora questo vuol dire che seguire le fasi del viaggio dell’eroe rende la narrazione coinvolgente e significativa.

3 momenti a tavola con un bimbo celicao: con una narrazione visiva che segue le fasi della sfida, scoperta e risoluzione
Storytelling per vendere sui social (Immagine creata con IA) Viaggio dell’eroe impersonato dal target

Racconta storie per vendere che risolvono problemi

3. Definisci la sfida

Lo storytelling efficace inizia sempre con una sfida o un problema. Per un’azienda alimentare, le sfide più comuni possono includere:

  • La difficoltà di cucinare pasti gustosi per persone con restrizioni alimentari.
  • La mancanza di tempo per preparare piatti equilibrati e saporiti.
  • La necessità di trovare ingredienti che rispettino valori come la sostenibilità.

Presentare il problema aiuta il pubblico a identificarsi con la situazione e a sentire il bisogno di una soluzione.

4. Mostra la trasformazione

Ogni storia deve avere una risoluzione. Mostra come il tuo prodotto risolve il problema, migliorando la vita del cliente. Ad esempio:

  • Con i dadi vegetali: “Grazie al dado vegetale, Marta ha trasformato una semplice minestra in un piatto ricco di sapore, conquistando tutta la famiglia.”
  • Con la pasta senza glutine: “Giulia ha organizzato una cena senza glutine per i suoi amici, dimostrando che gusto e inclusione vanno di pari passo.”

3 Esempi pratici di storytelling per vendere prodotti alimentari

1. Il dado che salva la cena

Una giovane donna si accorge di avere ospiti improvvisi. Con pochi ingredienti e un dado vegetale, crea un brodo aromatico che impressiona tutti. Messaggio: Anche nei momenti di emergenza, puoi contare su una soluzione semplice e gustosa.

2. Una festa senza esclusioni

Un bambino celiaco partecipa a una festa dove tutto è stato preparato con pasta senza glutine. Nessuno si accorge della differenza, e lui si sente incluso. Messaggio: Con prodotti senza glutine, puoi creare un ambiente accogliente per tutti.

3. La cucina del cuore

Uno chef racconta come i dadi vegetali e i prodotti senza glutine lo abbiano aiutato a innovare il menù del suo ristorante, soddisfacendo una clientela sempre più esigente. Messaggio: Qualità e innovazione per ogni esigenza.

 

Per capire meglio le tappe del Viaggio dell’Eroe delineate da Joseph Campbell, utilizziamo una storia che quasi tutti conosciamo: “Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza”, che è un esempio perfetto del modello del monomito.

1. La Partenza

1.1. La chiamata all’avventura

L’eroe è spinto a lasciare il mondo ordinario per affrontare una sfida straordinaria. Può essere un evento improvviso o una richiesta.

  • Esempio in Star Wars: Luke Skywalker scopre un messaggio nella principessa Leia nel droide R2-D2. È la chiamata a salvare la galassia dall’Impero.

1.2. Il rifiuto della chiamata

L’eroe inizialmente rifiuta o teme di affrontare la sfida. Paura, insicurezza o legami con il mondo ordinario possono trattenerlo.

  • Esempio: Luke esita, dicendo che deve rimanere su Tatooine per aiutare lo zio con la fattoria. Si sente inadeguato e vincolato.

1.3. L’incontro con il mentore

L’eroe incontra una figura guida, che fornisce saggezza, strumenti o ispirazione per il viaggio.

  • Esempio: Obi-Wan Kenobi, il vecchio Jedi, si presenta come mentore di Luke, introducendolo alla Forza e dandogli la spada laser del padre.

1.4. Il superamento della soglia

L’eroe lascia il mondo ordinario e si avventura nell’ignoto. È un passo decisivo, spesso rappresentato da un confine simbolico.

  • Esempio: Luke parte da Tatooine con Obi-Wan, Han Solo e Chewbacca, entrando nel pericoloso universo della Ribellione contro l’Impero.

2. L’Iniziazione

2.1. Le prove, alleati e nemici

L’eroe affronta sfide, forma alleanze e scopre i nemici. Questo lo prepara per prove maggiori.

  • Esempio: Luke e i suoi compagni affrontano pattuglie imperiali e difficoltà tecniche. Stringono alleanze (come con Han Solo e Leia) e definiscono i loro obiettivi contro Darth Vader.

2.2. La caverna più profonda

L’eroe raggiunge un momento di crisi o sfida estrema, spesso un confronto con le proprie paure o con il nemico.

  • Esempio: L’equipaggio entra nella Morte Nera per salvare Leia. Luke affronta un ambiente ostile e rischia la vita. Qui affronta anche la perdita di Obi-Wan.

2.3. La ricompensa (o il bottino)

Dopo aver superato le prove, l’eroe ottiene un premio. Questo può essere un oggetto, un’illuminazione o una nuova capacità.

  • Esempio: Luke e il gruppo riescono a fuggire con Leia e i piani segreti della Morte Nera, che saranno cruciali per distruggere l’arma.

3. Il Ritorno

3.1. La via del ritorno

L’eroe deve tornare al mondo ordinario. Spesso affronta resistenze interne o ostacoli esterni che complicano il ritorno.

  • Esempio: Luke e la Ribellione pianificano un attacco contro la Morte Nera. Si trovano sotto pressione e minacciati dalla potenza dell’Impero.

3.2. La resurrezione

Un momento finale di trasformazione in cui l’eroe affronta la sfida più grande. È una sorta di rinascita che lo rende un nuovo individuo.

  • Esempio: Luke guida l’assalto contro la Morte Nera. Durante il climax, deve fidarsi della Forza e delle sue capacità, superando la paura e i dubbi.

3.3. Il ritorno con l’elisir

L’eroe torna al mondo ordinario con un dono che può beneficare la comunità: una lezione, un oggetto magico, o una trasformazione.

  • Esempio: Luke, ora sicuro nelle sue capacità, contribuisce alla distruzione della Morte Nera, salvando la Ribellione e dando speranza alla galassia.

Un Altro Esempio: “Il Signore degli Anelli” (Frodo Baggins)

  • Partenza: Frodo lascia la Contea quando scopre il potere distruttivo dell’Anello.
  • Iniziazione: Frodo affronta prove fisiche e morali, come il passaggio attraverso Moria e la tentazione di usare l’Anello.
  • Ritorno: Dopo aver distrutto l’Anello, Frodo torna alla Contea, ma scopre che la sua esperienza lo ha cambiato per sempre.

 

Conclusione sullo storytelling per vendere

In un mercato saturo, la chiave del successo è creare connessioni autentiche attraverso lo storytelling. Con questo concetto, non vendi solo prodotti, ma esperienze, emozioni e soluzioni. Identifica il tuo pubblico, costruisci una narrazione attorno ai loro bisogni e mostra come il tuo brand può fare la differenza.

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